Karl Jaspers e la politica. Dalle origini alla questione della colpa

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Orthotes, Nov 9, 2012 - Philosophy - 264 pages

 Non sempre il pensiero politico di Karl Jaspers ha ricevuto l’attenzione che merita. Tra i critici, inoltre, è spesso prevalsa la tendenza a considerare la Seconda Guerra Mondiale come un momento di spartiacque nel suo percorso e di conseguenza a contrapporre al «primo» Jaspers, medico e filosofo, il «secondo» Jaspers, intellettuale e pensatore politico.

Il presente lavoro si propone di indagare le motivazioni e le premesse anche filosofiche dell’interesse politico di Jaspers a partire dalla sua formazione di psicopatologo e di filosofo dell’esistenza. Ne consegue un percorso scandito per tappe che illustra la stretta connessione esistente nel suo pensiero tra filosofia e politica e che inquadra i modi in cui quel legame si è di volta in volta espresso: da una conferenza datata 1917 e rimasta inedita fino al 1999, agli scritti su temi di pubblica rilevanza (la società di massa e l’università) degli anni Trenta, fino al controverso e coraggioso saggio del 1946 sulla questione delle colpe dei tedeschi per gli orrori del nazismo e della guerra. Mediante il confronto con pensatori che svolsero un ruolo importante per la formazione di Jaspers o che con lui «dialogarono» (tra questi, Max Weber, Martin Heidegger, Hannah Arendt) il lavoro porta in luce la complessità e la ricchezza intellettuale dell’opera di un filosofo che fu lo spettatore e l’interprete di alcuni dei temi più spinosi del Novecento. Ma non solo. Sostenuto dalla fiducia nelle capacità indagatrici della ragione umana, Karl Jaspers affrontò molti degli interrogativi e delle sfide che la convivenza umana da sempre pone: il rapporto tra morale e politica e tra teoria e pratica, la specificità del Politico e i limiti della democrazia, la relazione tra libertà individuale e libertà collettiva, il ruolo dell’educazione e le forme della responsabilità.

About the author (2012)

Elena Alessiato è dottore di ricerca in Filosofia presso l’Università degli Studi di Torino e la Ruprecht-Karls-Universität di Heidelberg, cultrice della materia in Filosofia Politica presso l’Ateneo torinese. Ha svolto attività di ricerca in Germania (Heidelberg, Berlino, Monaco), Canada (University of Ottawa), Napoli (IISS). I suoi ambiti di interesse sono la filosofia politica e la storia delle idee politiche; i suoi ambiti di specializzazione sono la cultura politica dei secoli XIX e XX, con particolare attenzione all’ambito tedesco; la filosofia della guerra e il conservatorismo, la critica della società di massa e l’esistenzialismo tedesco, i rapporti tra storia politica ed elaborazione filosofico-intellettuale. Oltre che contributi in varie lingue su riviste italiane e internazionali ha pubblicato uno studio su L’impolitico. Thomas Mann tra arte e guerra (Bologna, 2011).
§ Per Orthotes ha pubblicato Karl Jaspers e la politica. Dalle origini alla questione della colpa (2012).

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