'Maschio’ e ‘femmina’ in quechua

Autori

  • Vito Bongiorno Università Gaston Berger

DOI:

https://doi.org/10.54103/2282-0035/18668

Parole chiave:

semantica, lessico, genere, quechua, parentela, stereotipi

Abstract

In questo articolo si descrivono e discutono le caratteristiche principali della lingua quechua relative alla distinzione tra ‘maschio’ e ‘femmina’. La prima parte del testo indica il modo in cui il quechua codifica questa distinzione attraverso il lessico, ponendo l’attenzione sui termini di parentela; la seconda parte mostra i sostantivi, aggettivi e verbi indicanti persone, comportamenti e abitudini considerati come tipicamente femminili o maschili. Sia la prima parte che la seconda sono vòlte a evidenziare alcuni fattori di tipo socio-culturale associati alla distinzione linguistica tra genere femminile e maschile.

Biografia autore

Vito Bongiorno, Università Gaston Berger

Vito Bongiorno, professore associato in Linguistica generale presso l’Università Gaston Berger di Saint-Louis, Senegal. Si occupa in particolare di Semantica, Analisi del discorso, Linguistica ispanoamericana, Sociolinguistica, Linguistica antropologica, Storia dell’America Latina, quechua, aimara. Ultime collaborazioni scientifiche appena svolte: edizione della sezione Debate: “Mission, History and the Postcolonial Museum” della rivista ANTHROPOS (117.2022/1).

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Pubblicato

2022-09-14

Fascicolo

Sezione

Saggi