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Francesca Woodman, On being an angel #1, Primavera 1977


Kasparhauser ISSN 2282-1031

Corpo e spazio.
A partire da Francesca Woodman
A cura di Francesca Brencio

8 | 2014




Questo volume di Kasparhauser ha come oggetto non Francesca Woodman, ma il corpo e lo spazio a partire dall’eredità che le sue fotografie ci consegnano; detto diversamente, il corpo e lo spazio nella loro relazione reciproca e non esclusiva. Più che essere un volume sulla fotografa americana, che tuttavia è presente sia nelle immagini scelte sia in alcuni contributi, il volume vuole fornire al lettore un percorso dal carattere fenomenologico sul corpo e lo spazio a partire dagli scatti della Woodman. Così, corpo e spazio, luogo e oggetto, presenza ed assenza, forma e assenza di forma, diventano i temi privilegiati che gli scatti descrivono con quella peculiarità propria della sensibilità dell’artista.


INTRODUZIONE

A Dirge, Maybe. Un Lamento Funebre, Forse.
di Giacomo Conserva

Avevo pensato, ora, a una bibliografia, o delle note. Ma mi sembrano terribilmente inadeguate davanti a questa bellezza e a questo destino. Posso dire che il primo verso, tras-formato, viene dalla prima poesia di Ginsberg che lessi (pensava a Walt Whitman, lui, in un supermarket della California anni ’50); ed il secondo, naturalmente, dalla apparizione distruttrice/salvifica della Rima del Vecchio Marinaio di Coleridge.



Ventiquattropertrantasei
di Fabrizio Corvi

Non so quanti di voi che state leggendo abbiano mai guardato attraverso il mirino di una fotocamera o quanti lo facciano anche solo saltuariamente, per passatempo; immagino comunque che in pochissimi vi dedichiate con continuità alla realizzazione di immagini fotografiche e che un numero davvero più che esiguo di voi faccia della fotografia uno strumento di rappresentazione di sé e dei propri pensieri.



Come occhi interni tra i fini capelli vegetali
di Giuseppe Crivella

Ogni spazio è deriva e origine, vertice cieco di un convergere diffuso di punti attraverso i quali la linea ignota dell’inorganizzato principia il suo vaneggiamento lungo quella soglia ove l’immagine eccede se stessa verso un contratto brancolamento di luoghi periferici, seppur tutti allineati sul perimetro ellittico del loro preciso forcludersi.



Thinking through Francesca
Cristina Guelfi Rizzi

Immagini che sono narrazioni. Corpo che abita dis-trattamente lo spazio. Visioni. Forse pensieri. Gli oggetti cominciano a parlare nello stesso istante in cui noi diamo loro una voce.



Ritratto a Francesca
di Sabina Mirri

Francesca: nei ricordi, nei colori, nelle percezioni. Francesca a cui penso almeno cinque volte al giorno. Francesca - una donna forte.



Corpo e spazio: rapporto biunivoco, dimensione unica
di Marco Nicastro

É facile parlare di vagheggiamento della morte dopo aver letto la biografia - e il suo tragico epilogo - di Francesca Woodman. E tuttavia non posso esimermi dal pensarlo, ogni volta che scorro velocemente con un senso di inquietudine, quelle immagini.



Vissi postuma, risorgo morente
di Giancarlo Pera

Leggendo cosa si scrive ormai da tempo di Francesca Woodman, non si può non osservare la crescente sollecitudine con la quale se ne evoca la vitalità, quasi ad esorcizzare la morte per suicidio che nella sua emergenza puntiforme e insieme fatale, è relegata in una grinza di senso là dove prima era invece la leggerezza della sua giovane età ad essere trattenuta per far posto all’immanenza del presagio ed all’egemonia dei suoi significati.



Sullo specchio
di Cristiano Rosafio

Sullo specchio / custode segreto / come muro scrostato / annerito e sbeccato / cade la goccia d'un rosso destino / come labbra contratte



Tra attrazione e ripugnanza: il corpo vivente nell’epoca dello human enhancement
di Davide Sisto

Nel 2013 suscita particolare scalpore il film La vita di Adele - Capitoli 1 & 2 (La Vie d’Adèle - Chapitres 1 & 2) del regista arabo Abdellatif Kechiche, il quale narra in termini espliciti, a tratti rasentanti il voyeurismo pornografico, di un’irrefrenabile e appassionata storia d’amore tra una ragazza liceale e una universitaria conosciutesi per caso tra le vie di Lille.



Bibliografia


Gli autori




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