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F I L CS CF C Giordanisti, brunisti, bruniani e discepoli del Nolano Bruno. da Leombredelleidee,editoda Mimesis. LaRuotamnemonica di Giordano a GuidoDelGiudice r Intervista Bruno, di Giordano conoscitore Profondo gestisce il sitoInternet GuidoDelGiudice wwwgiordanobruno.info. DIOGEIUE N. 10 ltlarzo2008 Per Bruno la filosofia era intimamente legata all'esisteîza. In che modo le disawenture della sua vita molto burrascosapossono aver influito sulla sua filosofia? Le traversie che il Nolano dovette affrontare nel corso della sua lwngaperegrinatio sono conseguenza della persecuzione dl cul fu vittima da parte delle varie Chiese da un lato e del mondo accademico dall'akro. Cio si riflette nel quasi ossessivo appellarsi, nelle sue opere, ai princrpi della tolleranza e della libertas philo sophandi che costituiscono i pilastri dell'intera zua speculazione. L'affermazione dell'lndipendenza del uero filosofo dd'fidele teologogli consentiva di percorrere nuove strade in assoluta liberta e autonomia di pensiero,sia in campo astronomico che ftlosofico. Bruno fu alla continua ricerca di una cattedra da cui poter insegnare e probabilmente, se fosserimasto nel grembo della Chiesa cattolica, avrebbe scalato le piir ake gerarchieecclesiastiche.Non è tuttavia un paradosso affermare che le zue disawenture, strettamente legate a un carattere ffero e ribellE influirono positi- vamente sullo svluppo del suo pensiero, in quanto 1o sottrassero agli inevitabili condizionamenti del potere religioso e di quello culturale, che ne avrebbero fatalmente limitato la portata rivoluzionaria.Anzi gli ostacolie i pregiudizi che dovette affrontare ne stimolarono ancor pitr f indomabile orgoglio e lo spirito d'indipendenza Nel sito da lei curato si parla di "seguaci" del filosofo nolano: ci può spiegare in che senso si considera un seguacedi Giordano Bruno? Per quanto detto, è chiaro che definlrsi "seguace"di un personaggioche fu sempre a\ryersoa settarismi di qualsiasigenerg al punto da stabilire l'invidlabile recor'd di farsi scomunicare da tutte le principali Chiese, non può certo nascere da faziosità o fanatismo. Sentini discepoli de1Nolano significa anzi esattamente I'opposto. "seguacd'di Bruno è colui che è pronto a battersi" a qualsiasi costo, in nome della tolleranza e della libertà di pensiero e, soprattuttg non è schiavo di quell'abitudine a crederE clie egli identiftcò nei peripatetici, ottusi assertori di IL FIL CSOFC una dottrina, quella di Aristotele, non soltanto criticabile ma che neÍrrneno conoscevanoperfettamente. Erano questi i principi di quella nuova setta dei "Giondanisti" che, secondo il suo compagno di carcerea Venezi4 FrancescoGraziano, egli avrebbe detto di aver fondato in Germania. Bmno si era definito, nel prologo del Candelaio "academico di mrlla academia". Per 1ui i pamrcconi che sentenziavano dall'alto dei pulpiti universitari erano soltanto dei "pedanti". La distinzione ha un'importanza fondamentale ancora ogg! perche si sono creati, intorno alla ffgura del Nolano, due distinti gruppi di appassionati:da un lato i 'bnrnisti", per 1o piir di ambiente universitario, animati quindi da un interesseessenzialmente professionale, e dall'altro I 'trruniani", ammiratori autentici, conquistati dal fascino e dagli insegnamenti del filosofo. Non c'Q alcun rapporto ú zubaltemita tra i due schieramenti,anzi molto spesso i bruniani si rivelano moko più fedeli ai veri ideali del Nolano rispetto a coloro che ne fanno soltanto un argomento di disputa accademica, spesso nefitrneno tanto edificante. L'osservatorio privilegiato costituito dal mio sito web mi ha consentito, negli anni, di apprezzare t\ notevole impegno con cui migliaia di liberi pensatori nel mondo si interessano all'operadi Bruno. Io stessone sono un esempio evidente: pur non essendo un accademicgsono contento di averfomito, attraverso i miei libri pubblicati dall'editore Di Renzo, un contributo allo sviluppo delle conoscenze sul Nolano. Quello che alf inizio era un interessedettato da semplice ammirazione si è evohtto, grazieanche a Inteme! in un serio impegno di studio, che mi ha portato a scoperte ignorate dagli specialisti. Le centinaia di e-mail che ricevo dai visitatori del sito, diventato un punto di riferimento per appassionati di tutti gli ambienti, mettono in luce una realtà estremamentevariegatain cui spessoi 'bruniani" si dimostrano piir coerenti ed entusiasti di molti studiosi di professione, dominati da desolanti interessi carrieristici. Ultimo fra i filosofi-maghi del rinascimento, Bruno si interessòall'alchimia e 60 7/ ///t ,rr/ I I MI CI{IAMO CTORDANO, DALLA FAMTGLIA D€I BRUNO, DELLA CIîTA'DI NOIÀ MTCIIA DA 'I$TANI! NAFOLT...')ODICI I **.*ortur*"i* g Dl oeNr sctFNzA... MTOPADRE SI CI{IAMAVÀ. OIOVANM T MIA MADRE FRAULISSA SAVOLINO,.. E MIOPADRSERA SOLDATO eDÈ MoRîoiNsmMrcoN MI,AMADRE.,, DÀ Q{,ELI,O Cl{F RICORDO SONONATOINîORNO ALUANNO 1548 DalV.Di Bona,Chiha pauradi GiordanoBruno,editoda Mimesis alle scienze esoteriche.Pensa che questi aspetti del suo pensiero siano ancora oggi importanti? Bruno non ha mai ar,rrtoparticolare simpatia per l'alchimia, cui si riferisce nei suoi scritti soltanto con intenti parodistici. A cominciare da una delle zue prime operg 1l Candel^aio, dove Lalchimista Bonifacio rappresenta il prototipo del credulone, ignorante e presuntuoso, regolarmente raggirato e sbeffeggiatodai furfanti del volgo napoletano, così efficacemente descritti nella commedia. I1 filosofo ebbe nuovamente a che fare con la figura dell'alchimista durante il suo breve soggiomo nella Pragadi Rodolfo II, il paradiso di ciarlatani e sedicenti maglri del calibro di John Dee ed Edward Kelley. Non è un caso che, dopo aver dedicato all'imperatore un'opera di matematica ed essersireso conto che non era quello ciò che interessava al sovrano, DIOGEllIE N. 10Mazo2008 F I L CS CF C IL bensì la ricerca della pietra filosofale, preferì cambiare aria. Del resto non ci sarebbe stato nulla di strano se si fosse occupato d alchimia: era la chimica del tempo, praticata un po' da tutti, umanisti, astronomi, papi. Perffno S. Tommaso, I diuino Aquinate, come lo chiama Brunq aveva mostrato un tale interesseper la Grande Opera da compolre un paio dl trattati alchemici. Addirittura una leggenda medievale sosteneva.h. .glt avessericeluto, tramite il zuo maestro Alessandro Magno, il secretum secyetorum,la pietra ftlosofale, precedentemente scoperta da un altro Padre della Chiesa, S. Domenicol Tuttaviq anche dal punto di vista concettuale, l'alchimia era troppo intrisa di aristotelismo per essere considerata attendibile da Bruno. La concezione aristotelica della materia corrreúrlprope nihil, (quai nulla) che ne era alla base, era proprio l'opposto di clo che egli afFermavacon decisiong nella zua devastantecrilca alla Fisica delToStagidta. Se è la materia a "cacciare da se' tutte le forme, nessun principio formale può, agendo dall'esterno, mutare i vili metalli in oro. L'immagine stregonescadel "mago ermetico" è una forzatura di FrancesYates, nota specialista di studi bruniani, che è stata abbondantemente ridimensionata dalla critica piir attenta e preparata. La parola chiave dell esoterismobruniano è "magia naturale". È questa l'unica magia in cui credeva: ascoltare ciò che la natura ci detta. Bruno si ricolleg4 sorprendentemente, attraverso il pitagorismo e JJermetismo,a una tradizione sapienziale che, come ho 'dimostrato ne1mio La coincídenzadegli opposti,propone zuggestionitipicamente orientali: dalLesaltazionedel valore della nattrra e della materia nelle zue varie forme al dominio dell'apparenza strlla realtà. In baseall'esperienzafatta in questi anni, posso dire che il lato magico è quello che attira dimeno gli ammiratori contemporanei. Ciò che conquista di lui, sono luniversaliG della zua visione astronomica e, curiosamente, la zua arte della memori4 con particolare riguardo all'uso delle immagini. Considerata per moko tempo unatecnica zuperatae praticamente inutile, è stata rivisitata e riportata in auge da alcuni zuoi cukori tra cui spiccail gio- vane mnemonista italiano Gianni Golfera, che hanno dimostrato come possa essereutilizzata tuttora con zuccesso. La memoria di Brunq è legata anche alla sua tragica condanna a morte. C'è qualcosa di attuale in questa vicenda? Nel rinnovato clima di settarismo e intolleranza religiosa che stiamo vivendo, la vicenda di Bruno si rivela certamente moko signiffcativa. Nondimeno sono da evitare le etichette di stampo antidericale che si cerca di affrbbiargli: la zua condanna di tutte le Chiese non riguandavaI'istituzione in quanto tale che, arrzi,in ossequio ai principi machiavellici riteneva utile per mantenere il uolgo infame nell'ordine e nella pace sociale. Non fu, d*qng un martire; semplicemente un pensatore illuminato e coerente ffno allo stremo. Era uno di q".glt esserigeniali in anticipo zui tempi, quei Mercurí inviati srlla terra in determinate epoche, ispirati da una visione profetica dell'umanità e dell'universo. Era uno che amava la vita in tutti i zuoi aspetti, in quanto riconoscevain tutte le zue manifestazloni l'espressionedella dtinltir. Era conscio del proprio valore e rispettava quello degli alui quello vero perq non quello stabilito da1leconzuetudini e dalle convenienze.Furono questi gli ideali che persegurper tutta la vita, ffno allestrema conseguenza del rogo di Campo de' Fiori. Quel triste epilogo sarà stato pure inevitabile, per come andavano le cose a quel tempo, ma rimane ugtralmente un monito afÉnche una simile infamia non si ripeta mai più. Quali aspetti del suo pensiero filosoffco potrebbero maggiormente interessare il lettore contemporaneo? Molte teorie bruniane sono oggi superate, in quanto collegate agfi strumenti molto lirnitati di cui egli disponeva. In campo matematicq ad esempio, gran parte delle zue osseryazioni risltano ogg di scarsosigrriffcato.Personalmente ritengo che, al di la di aspetti dottrinali, che rivelano analogie ancora attuali con diverse concezioni filosoffcJre, sia occidentali che orientali, il contributo maggiore offerto dal Nolano sia essenzialmente di natura metodologica. Ai fondamentali ideah di [bertà e indipenden- za di pensiero, va aggiunta la zua onestà intellettuale. Era aperto a tutti i contributi che potessero arricchirlo e stimolarlo, qualunque ne fosse la provenienza, pronto in ogni momento, purritenendosi un ispirato, un "Mercurio in terra", a percolTere nuove vie. La presunta contraddittorietà, la confusione rimproveratagli da dri non ha voluto o non è stato in grado di districani nel zuo magmatico pensiero, non è altro che il manifestarsi di un metodo di ricerca "a strati successivi", che continuamente ripensa e riformula le proprie condusioni alla luce di nuove conoscenze.Il lettore contemporaneo trova in lui 1o stimolo a illuminare senza posa questa realtà che, pur essendo umbra profunda, può essere conosciuta da ognung con l'applicazione e lo studio, e zuperata attraverso uno sforzo "eroico" capacedi rivelarci il dMno che è in noi. : %HrÉ I *at L ET l*' - l t Disegni da DaM. Di Bona,Chiha paura di GiordanoBruno,editoda Mimesis. APPROFONDIRE 61 N. 10Mauo2008 IL FIL CSC FO spio Mogo, ciorlotono, o filosofo e orrivisto, dellonoturoe mortire del liberopensiero? gli orticoli Ripercorrendo su Brunoopporsisui itolioni ouotidioni onni n e g liultimi che, ci occorgiomo secoli o piùdi quotfro dollosuomorle,lo figuro del Nolonocontinuo o essereoggetto di interprelozioni controstonli. MMNV/ MNMN MVlNVJ TtgNuN editoda Mimesis. da 160articolicontroi matematici, Bruno, di Giordano lAtriusMinervae Bruno è uivo. E discute assiemea noi Giulio Gioretlo: farne un sirnbolo per l'Europa della conoscenza Oggi, in un'epoca in cui qualunque leglenda.ro.r È i-rn ne da revisione, lo scrittore William Least Heat-Moon scrive che Colomcondotto allo sterminio di interi pop94 e cukure'. Al contrario, l'trniverso "senza muraUoTu a"to 11,ri" "u prauJhe .h.-"webÈ.c-heBruno ci ha regalato nei zuoi-dialogtú italiani resta innocente dl tuttl gfi orrori che solari sistemi àn rme...roli gfi.;;" p.pofo. da piccolo pianeta "sperdutó" attomo al zuo Sole.Tra i podri nell'epoca sua a denunciare l'imquesta Terr4 zu commettono uomini !h "agili navi" di pirati.come (llisse ancora non portavano ierialtmo degli esploratori-conquistatori, Brunorimpiangeva un'età in cui de' Fiori il 17 febbraio 160Q nel zuo-vivere e morire in Campo te6a all'altra: L'uhimo "mago",ff.tito rr'l rogo àesolazione di """ di donare al resto del mondo non la devastazionema scèlto quell'EuropJche ha di può a sirnbolò essere eletto nella contraddizione la conoscenza. (Giulio Giorellq Cotíere della Sera,21 luglio 2003]. Umberto Gatimbefi: fu capace di vedere l'universo in una pulce avevadetto verità che solo oggi noi-sentiamo familiari. Aveva messoin discussionela centralitir delAveva anticipato troppo lt -pi, a negarela trascendenz" dlblo. Dubitava che lo sguardo matematico degli scienziati fosse quello rpinío ù ,r"ll',rrrlrr..ro, Luomo "r" .o-p."rrd.re l" rr"àrrq . .l.To sguandoteologico dei preti al.vicinassea Dio. Leggevala filosofia in chiave comica e la comia""" tr l"uerita clre pretendono l'assolutezza Densnaava le violenze del cristianesimo perÀedia in chiave fflosofica per relativi ""*."t quel "pirata" cJre era, a $o_parere, Cristoforo Colombo,_il_qualebarattava battesimi con oro e argenpetrate in America Latina dal gli cJrì ritengono la natura indagabile solo con strumenti matematici, sia i teoscienziati poré sia .ontro Bruno si io. Cosi dicendo, s.orrrrolt" iarchitettura delluniversq secondo la quale Dio ha creato un mondo finitq con al centro Luomg domitonig]h. ""aono 62 IL FILOSOFO natore della natura e al contempo così bisognoso ói salvezzada richiedere la discesain terra del fislio 4 O_. Q"..s presa di posi* entrambi i fronti .o.rr"rrte a Bruno d smasdrerarequella sotterraneaparentela che, al di la delle disputg lega la tradizione "i*. cristiana all'agrrosticismoscientiftco. L'una e I'altro infatti condtidono la persuasionedre l'uomq disponendo dell'anima come vuole la religione Jd"[" facofta razionale come vuole la scienza,è, to gli enti di_natura,lJenteprivilegiato che può sottomettere a sé tutte l. .osé. Giordano Bruno contrappone un percorso radicalmente diverso da quello che caratterizzet'aper secoli il pensiero europeo: il p.i-"to deg[ equfitri sempre-instabili e sempre_daricostruire tra tutti gli enti di natura .hg rro" it p.i-uto dell'uomo, "1 f -" fuorii ogni scalagerarchica,goàorro trltti di p"ri aq"it", pè.che la più mimrscola pulce è al centro dell'universo allo stessotitolo de1lapirj luminosa delle stelle. (Umberto Galimberti La Repubblica,l0 gennaio 2004). Francesco Agnoli: più un infame che un eroe. Se la andò a cèrcare q.r""Jo si paria di r.i-.o"a e di Chiesa il tasso minimo di ideoloqia preie_nlgnell'aria esigeche si faccia almeno un cenno a Giorda*" esecuzionein Campo de' Fiori, a Roma. La fama_delfflosofo nolano, infatq e dovuta senz'altro al fascino della ,rì B*no, É "[utbelle impenitentE più che alla zua produzione culturale, così intrisa di magra,di astrologi4 di vitalismo panteistico e, sua morte, da ne scientifica. Una fama, dunque, oltenuta dopo la morte, ma cercata con ossessionedurante tutta la p.r q".rtó, in nulla -oà.-u astrale,"accentuata dalle pratic.rhemagiche cui Bruno si dedica con crescenteintensità e che sviluppano in vita, èon una presunzione lui un senso& onnipotenza materiale e intellettualè assoluta".Tutta la sua esistenzq infatti e in vista di una afFermazionepersonale, per sé e per la zuavisione del mondg contro awersari di tutti i paesie di tutte le confessioni,che divengono via via "porci", 'pedanespresselei testi De magia e De tI; ,-'bafu46 e ignobili'. 11zuo desiderio sembra esserequello di usare le sue conoscenze-magiche_, religio:a e politica universalel Ritiene dl tforma XIVaj zuoi disegni nientemeno cJreil pontefice Gregorio Vinculk,per as'soggettare prossimo con messaggisubliil poter ogare nella natura e di sogg presenti forze demoniche le e dominare infatti di ,"p"..orr:t-[are foÀ"t" magiche non percepibili d"glt incantati: 'Ritttri e canti che racdriudono efficacia grandissim4 vincoli magici che si -i""li reahzzanocon un sussulro segreto" (De Vinculis). A Venezia il dbelle, la spiq l'arrivista in cerca di poltrone univenitarie, dopo aver attaccato e inveito, si inginocchia e_abiur4con pari teatralità e ffnta compunziorr.. M" Roma sospetta,e nel febbraio 1593 avoca a sé il processo,che durerà otto lunghi anni' Il tribunale dell'Inquisizione non emette condanne frettolose, ma procede con precisione e scrupolo, convocando testimoni rispettando tutte 1eproÉ"drr., invitando ripetutamente ad abiurare. Bruno si dicÀiara disposto in piir occasioni a cedere:la condann4 e I'affrdo a1braccio secolare,arrivano doio varie promesse di abiura, e altrettanti ripensamenti. Bruno morirÈr,alla ffne, con-dignità' Ma dopo esserestato scacciatoda almeno dieci città diverse, condannato da cattolici, calvlnisti protestanti e professori_universitari; dopo .rr.r. stato spia, aver violato il segreto confessionale,aver ripudiato se stesso,per convenienza, innumerevoli volte, e, infine, dopo arr.. cercato,àtt urr"rro la magia .f itrt igo, di rovesciarel'ordine politico, non solo quello religioso, del zuo tempo. SpaccÌarlo per un puro, un eroe coerente sino-alla ffne, uno scienziato modemo è mera e ideologica falsificazione storica condita con abbondanti dosi di retorica. (FrancescoAgroli, Il Foglio,lS, 25 agosto,1 settembre 2005)' Guido Del Giudice: chi lo denigra non I'ha mai letto pù vole in passatoè accaduto chJqualcuno sentisseil bisogno, chlssàpercle, nei momenti pù impensati, di.scrivere qualcosa di denigratorio zu Bruno... Ciò che accomuna tutti costoro e il fatto di non aver letto una pagin4 dre sia una, delle opere di Bruno e arrogani, nonostante ciò, il diritto di sputare sentenze,manipolando sempre le stessetrovate denigratorie. I! fatgo è_chequando qualcunJ si éimenta nell'impresa di scrivere un articolo zu Bmno, si accorgeche studiare seriamente (come richiederebbero la comple5sità dell'argomento e la ierietà professionale)le opere del filosofo, è compito tutt altro che liquldabile in quattro ?pPu1tln1 come dabltudlne, ier cul niente di pii.or.rodo, p"i .r.u* qualcosadl giomalisticamente provocatorio, che attingere all'archivio dei "pezzi scandalistici". (Guido De1 Giudlce, ll Foglio,25 agosto2005). Pierluigi Panza: destinato ad un processo senza fine Spi" . a-"ppl"giochista a caccia di cattedre universitarie per l'Europa o filosofo della natura che pag_òcon la vita la sua indifFerenr.[gor.? Che Giordano Bruno finisca pelodicamente sotto processo è iscritto sia nel Dna del zuo pensiero, che si "muove ^1Lf"di ln que[tniverso delle somiglianze (FoucaultJ in cui è i-pligre la mokeplicita delle interpretazioni, sia nel tragico lPilogo della sua vita er.abonda: arso vivo à Ro*" in Campo de' Fiori il 17 febbraio t 600 per sentenza della Congregazione del Santo lJffizio sotto papa Clemente VIII. Questo ha reso oggi l'autore del De uínculís un "nodo" che si in_garbugliaappena si toccano i temi del libeÀ pensiero e del rappoio tra Scienza e Óhiesa..In un Europa lacerata dalle guerre di religone e popolata da cortigiaÉ i"ro t or,r".. un pensatore che rinunci a qualsiasi privilegio per esprimere liberamente le zue idee, àgnl ,.*ihs-o, ni dispo*bif " della vita. fino al sacriffcio [PierlurgiParua,Corríere delln Sera,3O agosto2005). In difesa di Bnrno: il filosofo del libero pensiero Non a caso,quando ciclicamente si infiamma su1lastampa il dibattito zui rap-porti.tra scienza e fede,_religionee societa civile, una ..rt" p"bbú.lrtica finisce per confezionare un'immaginedegradata del fflosofo nolano proprio con gli elementi più scandalistici e denigratori. fNuccio Ordine, Coniere della Sera, ] settembre 2005J. DIOGENE N. 10Marzo2008