Religione e filosofia secondo Leo Strauss: il percorso da Spinoza a Maimonide

Front Cover
Urbaniana University Press, 2018 - Philosophy - 206 pages
Leo Strauss (1899-1973) è tra i principali filosofi della politica contemporanei e tra i maggiori esponenti della filosofia ebraica del XX secolo. Ancora oggi, tuttavia, non può dirsi compiuta una serena comprensione storico-critica del suo pensiero. Dell'itinerario intellettuale di Strauss sono state date interpretazioni divergenti, talvolta fantasiose: è stato visto, per citare gli estremi, come un convinto sostenitore del liberalismo democratico o come un nemico della democrazia moderna, come un filosofo ebreo ortodosso o come un pensatore antiebraico e cripto-nazista. L'avvio della pubblicazione dell'edizione critica della sua opera, degli inediti e dei carteggi consente finalmente una ricostruzione più attenta e scientificamente fondata. Strauss è stato un fine lettore dei filosofi moderni, in particolare delle opere di Machiavelli, Hobbes e Spinoza, ma anche un profondo interprete del pensiero antico, specialmente di Platone, Aristofane e Senofonte, e della tradizione filosofica ebraica. Il presente lavoro focalizza l'attenzione sugli studi dedicati al pensiero medievale ebraico, ai suoi rapporti con quello islamico e alla sua crisi consumatasi con Spinoza e approfondisce quella che è stata definita la "fase pre-straussiana" del filosofo tedesco concentrata, in particolare, sulle sue prime letture di Maimonide. L'indagine consente di risalire a una visione più complessa e articolata di alcuni nodi centrali e più discussi del pensiero di Strauss, come quello del rapporto tra razionalità e religione considerato qui, diversamente da quanto sembrano contrassegnare i successivi studi straussiani, come una polarità in cui non necessariamente ciascun termine esclude inesorabilmente l'altro.

Bibliographic information