Da Dio-Uomo-Mondo a Storia-Linguaggio-Sé: Il Nuovo Pensiero di Rosenzweig come critica della ragione dalle fonti dell’ebraismo
Teoria 28 (1):17-30 (
2008)
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Abstract
La domanda sul futuro del Nuovo Pensiero di Franz Rosenzweig richiede la definizione di un quadro, nel quale esso possa essere riconosciuto nel contesto della tradizione occidentale. La relazione di Dio, uomo e mondo sancisce, fin dalla formulazione fornita da Christian Wolff, la divisione della filosofia in tre parti. Nella prima parte si tratta di Dio, nella seconda dell’anima umana, nella terza delle cose corporee del mondo. Dio è il creatore delle cose, l’anima è la coscienza umana e le cose sono ciò che si trova al di fuori dell’uomo. Solamente Dio è creatore, l’anima e l’uomo sono creati. Dio, uomo e mondo sono i pilastri della metafisica occidentale, la quale si riduce poi all’uomo e al mondo nella filosofia post-cristiana. «Il percorso della storia della filosofia conduce dalla cosmo-teologia greca attraverso l’antropo-teologia cristiana fino all’emancipazione dell’uomo»