Tra realtà e utopia. Buon governante, buon cittadino e città ideale in Aristotele [Between reality and utopia. Good ruler, good citizen and ideal city in Aristotle]
Abstract
Il saggio si propone di esplorare la natura della città ideale nel pensiero aristotelico attraverso l’indagine dei concetti di ‘uomo buono’ e ‘buon cit¬tadino’ introdotti nel terzo libro della Politica, mostrando come, diver¬samente dall’eccellenza del buon cittadino, condizionata dalla qualità della città in cui vive, l’eccellenza del buon governante, che coincide con quella dell’uomo buono, non dipenda dalla varietà delle costituzioni politiche ma sia valutata alla luce di uno standard invariabile: il possesso di saggezza. La tesi principale sostenuta nel saggio è che tutti i cittadini della polis idea¬le risultano al tempo stesso potenziali governanti virtuosi.This paper aims to explore the nature of the ideal city in Aristotle’s thought through an enquiry into the notions of ‘good ruler’ and ‘good citi¬zen’ outlined in Book III of the Politics. I will show that, unlike the ex¬cellence of the good citizen, affected by the quality of his city, the ex¬cellence of the good ruler, which coincides with that of the good man, is independent of the variety of political constitutions, resting on an absolute standard: possession of wisdom. My contention is that all the citizens of the ideal polis are at the same time potential virtuous rulers