En este libro, que aparece en Italia en 1987, publicado muchas veces y muy comentado también en el extranjero, Vincenzo Ferrari analiza las funciones sociales del derecho en una perspectiva relativista, subjetivista y conflictualista, opuesta a la del funcionalismo sociológico. De tal manera, el derecho se revela como un medio de acción social dirigido a lograr los proyectos de seres humanos empeñados en relaciones variables de cooperación y de lucha. Así, se muestra cómo las normas jurídicas pueden orientar las (...) actitudes y desorientarlas; solucionar los conflictos y agravarlos o fomentarlos; legitimar cualquier forma de poder con argumentos tan válidos como ficticios. Solo al nivel de los ideales se redescubre el valor del derecho, su potencialidad libertadora y su naturaleza igualitaria. (shrink)

This essay addresses the methodology of philosophy of science and illustrates how formal and empirical methods can be fruitfully combined. Special emphasis is given to the application of experimental methods to confirmation theory and to recent work on the conjunction fallacy, a key topic in the rationality debate arising from research in cognitive psychology. Several other issue can be studied in this way. In the concluding section, a brief outline is provided of three further examples.

How are individuals socialized today? To answer these questions, a unique investigation has been carried out using two scales of analysis: the scale of the cosmopolitan world as well as the scale of everyday life and socialization to otherness.

Quest'opera fa parte di un più vasto lavoro di ricerca sul neo-idealismo italiano in rapporto alla politica. Il titolo - filosofia e politica - è di per sé significativo: sta a indicare chiaramente la direzione e il tipo dell'indagine, che non è empirica ma trascendentale, non riguarda cioè la dottrina politica e le scelte pratiche di Croce, staccate dall'organismo del pensiero in cui s'incorporano e analizzate alla luce di alcune categorie, magari psicologiche e sociologiche; ma riguarda i presupposti teoretici che (...) stanno a fondamento di quella dottrina e di quelle scelte. Scartato, perché fuorviante, il metodo di quelle due «false scienze» che sono la psicologia e la sociologia, l'Autore ha tentato un discorso schiettamente filosofico, che è poi discorso di fondazione e di deduzione. Per questo è stato necessario procedere a una lettura integrale di Croce, avendo in una mano l'esperienza dei «testi» e nell'altra quella categoria della «totalità», che è più facile da invocare che da impiegare. Ma è stato necessario anche dare al lavoro un «taglio» particolare, in modo da evitare le semplificazioni eccessive e le sintesi sommarie, per andare direttamente al cuore dei problemi. L'impostazione metodologica ha richiesto da una parte l'adesione all'universo spirituale dell'autore studiato, e dall'altra l'obiettivo distaccato scientifico: due condizioni fondamentali, queste, che solo in apparenza si escludono, perché in realtà si conciliano riassumendosi nel concetto di «critica interna». DAL TESTO - "A ragione Croce afferma che il liberalismo è grandemente debitore all'estetica e alla filosofia dell'economia che hanno asserito la spiritualità del corpo, l'interiorità dell'oggetto nel soggetto, sì che il suo destino è legato a quelle due scienze che unificando Dio e mondo, idea e fatto, garantiscono, contro ogni disposizione autoritaria, la spontaneità e i contrasti delle forze spirituali; e a ragione afferma che l'autoritarismo politico e morale si congiunge a tutte quelle concezioni che hanno un riferimento trascendente e oltremondano. (da Archiviostorico.info). Ristampa del libro edito da Bulzoni, nel 1976. (shrink)

The paper lists several editions of Euclid’s Elements in the Early Modern Age, giving for each of them the axioms and postulates employed to ground elementary mathematics.

In his mature works, Kuhn abandons the concept of a paradigm and becomes more interested in the analysis of the conceptual structure of scientific theories. These changes are interpreted as resulting from a ‘linguistic turn’ that Kuhn underwent sometimes around the 1980s. Much of the philosophical discussions about Kuhn’s post-‘linguistic turn’ philosophy revolves around his views on taxonomic concepts. Apart from taxonomy, however, the mature Kuhn introduces other concepts, such as conceptual networks and lexicons. This article distinguishes these three concepts (...) and shows that adopting each one of them has different impacts on Kuhn’s model of science. After distinguishing and assessing the concepts of taxonomy, network, and lexicon, it will be argued that the latter not only fits the Kuhnian model of science better, but it also helps capture the wide sense of Kuhn’s early concept of a paradigm. (shrink)

In his mature writings, Kuhn describes the process of specialisation as driven by a form of incommensurability, defined as a conceptual/linguistic barrier which promotes and guarantees the insularity of specialties. In this paper, we reject the idea that the incommensurability among scientific specialties is a linguistic barrier. We argue that the problem with Kuhn’s characterisation of the incommensurability among specialties is that he presupposes a rather abstract theory of semantic incommensurability, which he then tries to apply to his description of (...) the process of specialisation. By contrast, this paper follows a different strategy: after criticising Kuhn’s view, it takes a further look at how new scientific specialties emerge. As a result, a different way of understanding incommensurability among specialties will be proposed. (shrink)