Abstract
Lo scritto blondeliano sulla Doctrine de Kant sur la connaisssance comparée à celle de Hume et de Leibniz del 1885 è una testimonianza preziosa delle riflessioni con le quali il giovane Blondel prepara quel modello di conoscenza, proposto nell’Action del 1893, che gli permetterà di individuare l’origine del vincolo causale non nella condizione del puro pensiero, come sembrava aver fatto Kant, senza superare il fenomenismo di Hume, ma, in accordo con la tradizione filosofica inaugurata da Leibniz e precisata da Maine de Biran, nelle necessità pratiche della ragione. Il saggio blondeliano - che ha alle spalle la lettura delle opere più diffuse in Francia sul pensiero kantiano, condotta nella prospettiva della formazione filosofica ricevuta negli anni di liceo e nel periodo dell’École Normale - permette così di far luce su un aspetto assai significativo e poco conosciuto del lavoro storico-filosofico con cui il giovane Blondel va costruendo il suo progetto sull’Action