Abstract
Il saggio intende mostrare come nell’ambito dell’ attività intellettuale di Marsilio Ficino, volta a superare la divaricazione tra sapienza e religione attraverso il recupero della tradizione platonica ed ermetica, la riflessione sull’uomo non si limiti a mettere in evidenza la presenza del divino nell’uomo e la possibilità della mens di attingere la realtà intelligibile, ma si estenda ad altre importanti tematiche. Tramite il costante confronto tra l’uomo e gli animali, Ficino illustra la condizione umana, sottolinea la differenza tra libertà dell’agire e determinismo naturale, si sofferma sulla relazione natura-cultura, caratterizza la religione naturale come prerogativa esclusiva dell’uomo