Abstract
Il testo analizza tre diverse declinazioni del concetto di illuminismo nella riflessione hegeliana e cerca di mostrare che l’intento di Hegel è quello di dispiegare un nuovo concetto di ragione, nei confronti del quale la ragione illuminista si presenta come istanza necessaria, ma al contempo incompleta. L’Illuminismo rappresenta un’esperienza storica di negazione dell’esistente che si diffonde come una malattia infettiva che distrugge il corpo collettivo che la ospita, ma che non può e non deve essere arrestata. Piuttosto, l’unico modo di produrre gli anticorpi necessari per superare quel contagio dilagante è attraversare il baratro in cui esso fa sprofondare il legame tra io e mondo, tra particolare e universale.