Abstract

Tra i filosofi infuria ancora la gigantomachia tra amici dell’essere e amici delle idee, come scoppiò una volta tra Eraclito e Parmenide e che Platone credeva erroneamente già neutralizzata dialetticamente. Non è una battaglia con le armi, con le quali si può uccidere l’avversario, bensì una lotta di argomenti, in cui gli avversari si accrescono l’un l’altro e nella quale cercano di mettersi in croce con sempre nuove prese o di sfuggire alle strette ungendo d’olio i loro corpi. I combattenti di entrambe le fazioni si accalcano qua e là nella lotta della filosofia, qualche volta c’è un vincitore ai punti, ma già un nuovo lottatore tra gli apparenti sconfitti preme nella lotta e raccoglie nuovi punti per la sua fazione