Abstract
Questo saggio esplora la critica a Marx e al “marxismo” sviluppata da Simone Weil nel corso della sua opera. Vengono identificati tre nuclei principali della critica weiliana al marxismo: la validità del metodo materialistico per lo studio delle scienze sociali; il presunto “messianesimo” di Marx, inteso come la concezione della storia come un progresso intelligente verso il meglio; e l’identificazione del marxismo tout court con una filosofia determinista e meccanicista. Si cerca di definire a quale “Marx” effettivamente sia rivolta la critica di Weil: si sostiene infatti che alcune delle sue argomentazioni siano riferibili alla “vulgata” marxiana, ossia a una lettura semplificata e schematica del marxismo, o alla “tendenza deteriore” del marxismo caratterizzata dall’economicismo e dal meccanicismo, dibattuta anche all’interno della Seconda Internazionale, o a posizioni di Engels e Lenin, o ancora all’operato del PCF o delle organizzazioni operaie, piuttosto che all’effettiva opera di Marx.