Abstract

Dopo aver collocato cronologicamente il De peccato l'A. si sofferma sul tema del peccato in Agostino, Anselmo, Abelardo e Tommaso. Discute poi le dottrine esposte nel De peccato, dove, all'interno della generale assunzione di tesi tomiste, l'A. evidenzia la peculiarità di alcune soluzioni egidiane. I temi trattati riguardano la definizione, la volontarietà, la trasmissione e la remissione del peccato originale. Tra gli spunti propriamente egidiani l'A. colloca la trasposizione dal concetto di macula a quello di carentia rispetto al peccato originale, l'idea dell'unità morale di tutti gli uomini con Adamo e il tema della «partecipazione volontaria» di ogni uomo al peccato originale