Democrazia, ordinamento e costituzione da J.-J. Rousseau a FPG Guizot
Abstract
Il concetto di democrazia ed i progetti di costituzione elaborati da Rousseau vengono posti a confronto con la teoria del governo rappresentativo di Guizot: in particolare vengono esaminate le prospettive olistiche e individualistiche nel processo di individuazione della volontà generale attraverso il suffragio. Il ruolo della volontà prevale nella teoria rappresentativa di Rosseau, mentre per Guizot la ragione deve essere predominante sulla volontà. La libertà viene considerata irrinunciabile da Rousseau, che però non accetta una libertà di fede, preferendo l'istituzione di una religione civile obbligatoria. Guizot riprende il concetto di cittadinanza esposto da Kant e lo pone come condizione necessaria per l'elettorato attivo, contro una visione democratica rivoluzionaria.
Il concetto di corpo politico, nella prospettiva di Gonzague de Reynold Cressier, presenta notevoli affinità con la teoria del governo rappresentativo di Guizot, che si fonda sulla concezione di una società divisa in classi che devono permanere ben distinte, ma unite nel perseguimento dell'interesse generale. A tal fine, l'etimologia dell'espressione “democrazia” viene ricondotta ai demi (le tribù attiche) ed alle loro capacità censuarie e non al popolo, né come totalità, né come insieme di individui.