Abstract
Recentemente la fenomenologia ha intrapreso un dialogo sempre più intenso con le scienze cognitive, le neuroscienze e la psicopatologia, i cui punti-cardine sono stati: la struttura della coscienza e degli atti di coscienza; le diverse forme di consapevolezza di sé; l’investigazione del sé e dei suoi disturbi; l’intersoggettività. Due volume recentemente pubblicati attestano la prosperità di questo dibattito. Il primo, Body Memory, Metaphor, and Movement, verte sulla soggettività incarnata, rivolgendo particolare attenzione al fenomeno della memoria implicita del corpo e raccogliendo contributi provenienti dall’area fenomenologica, da quella delle scienze cognitive e delle terapie basate sull’embodiment. Il secondo, The Oxford Handbook of the Self, raccoglie contributi provenienti dalla ricerca fenomenologica, ma anche da quella cognitiva e psicopatologica, indagando il sé da prospettive diverse, come quella dell’esistenza corporea, della formazione dell’identità personale, dell’indagine metafisica, della dimensione morale e delle patologie del sé. In questa sede si vuole passare criticamente in rassegna questi volumi, discutendone l’impatto teorico sulla corrente ricerca fenomenologica e cognitiva.