Abstract
L'anonimo commento ai libri naturales, composto tra il 1435 e il 1494 e stampato presso l'editore Ulrich Zell, testimonia come in quel periodo Albertisti e Tomisti, nella facoltà delle arti di Colonia, rappresentassero due diverse scuole di pensiero, ovvero due diversi modi di concepire la filosofia naturale di Aristotele. L'A. analizza la natura e la struttura del trattato, sottolineandone il valore di fonte storica. L'analisi si sofferma in particolare sul significato di reparatio e mostra come l'opera, scritta forse a più mani, rappresentasse un compendio usato dagli studenti coloniensi per la preparazione degli esami alla facoltà delle arti. Tra le fonti troviamo Eimerico de Campo e Giovanni di Mechelen. La notevole propensione per Alberto Magno rispetto all'Aquinate è indice di un orientamento marcatamente albertista del trattato