Abstract

Il grande progetto di Averroè, centrato sulla difesa della vera filosofia attraverso il commento sistematico dell'opera di Aristotele, fu oggetto di ammirazione, attacco, derisione. Lo studio si propone di evidenziare le finalità dell'impresa del filosofo di Cordoba, di cui è sottolineata l'ansia di arrivare ad una conclusione del proprio progetto, ansia messa in luce anche dalla richiesta costante, attraverso la preghiera, di sostegno e lunga vita per portare a compimento tale opera. L'A. esamina la collocazione del progetto averroista alla luce della tradizione filosofica coeva e della tradizione religiosa e politica nel regno Almohade in Cordova e Siviglia. Viene sottolineata la specificità del suo pensiero rispetto a altri contesti filosofici presenti ad Averroè: Avicenna, Alfarabi, Algazali, ed è messo a fuoco soprattutto il problema della natura dei corpi e movimenti celesti, quale tema fondamentale che occupò gran parte della riflessione averroista e che rimase, per sua stessa ammissione, in larga parte inesplorato. L'ansia di ricerca della verità si identificò per Averroè con la necessità di illustrare il pensiero del vero Aristotele, ove la filosofia rappresenta la totalità della scienza razionale, fondata sull'evidenza dei principi dedotti attraverso la ragione e con il metodo dimostrativo